Recensione ViViBanca: conti, carte e risparmio
Nell’ampio panorama degli istituti di credito italiani troviamo anche ViViBanca che offre una discreta proposta sia per quanto riguarda conti e carte che per la sezione risparmio. Ecco la panoramica 2020.
ViViBanca spa è un giovane istituto di credito nato verso la fine del 2016 (con la fusione della società finanziaria TerFinance e il Credito Salernitano), con la mission principale di erogare finanziamenti soprattutto sotto forma di cessione del quinto. Nel 2018 ha ampliato l’offerta con la raccolta di risparmio, proponendo sia conti correnti, carte per i pagamenti che i conti deposito.
Dal punto di vista strutturale, ancora oggi ViViBanca si presenta come un istituto di credito in cui la componente finanziaria è nettamente maggiore rispetto a quella bancaria (che costituisce circa il 30% del totale). Si tratta comunque di una banca con una proposta ‘tradizionale’, avendo circa 80 filiali sul territorio nazionale e due sedi (le storiche a Torino per la TerFinance e quella a Salerno per il Credito Salernitano).
In più riesce a raggiungere un territorio ancora più vasto grazie all’accordo con il gruppo ICCREA e i suoi circa 2500 sportelli. Dal sito vediamo che come solidità ci si trova davanti a una realtà societaria con buoni risultati (CET1 Ratio del 14,4%).
L’offerta come ‘banca’
Prima di cercare pareri ed opinioni su forum o tra le recensioni, si deve considerare che il settore dei conti correnti e deposito è un campo abbastanza recente per ViViBanca. Proprio per questo ci troviamo di fronte ad un’offerta semplice e non particolarmente ampia seppur completa e capace di soddisfare le esigenze standard degli utenti, compresi coloro che possono ottenere conti a condizioni agevolate (come il conto con Isee basso e quello per pensionati).
In generale è stata fatta la scelta di proporre delle soluzioni modulabili, così da avere il più possibile un’alternativa su misura a seconda del tipo di utilizzo e di operatività che si può fare mensilmente.
Anche sulla sicurezza si hanno standard molto elevati, con l’introduzione di password dispositive che arrivano tramite il cellulare, così da essere sempre differenti. I conti possono essere gestiti online tramite il servizio MITO per l’internet banking o in mobilità tramite l’app da scaricare sul proprio smartphone. Per quanto riguarda i costi di utilizzo può essere interessante avere i prelievi gratuiti su tutti gli ATM presenti in Italia, compresi quelli evoluti che quindi permettono di fare pagamenti e ricariche (offrendo così un’operatività pressoché completa). Per chi ha bisogno di carte di credito viene offerta anche questa possibilità con una discreta scelta di varianti.
Analizziamo ora brevemente le varie alternative (Fonte: Sito ufficiale ViViBanca – Data: 10 giugno 2020):
Tipologie di conto
Qui troviamo il conto base pensato per chi vuole un conto con servizi essenziali. E’ destinato gratuitamente a chi ha Isee inferiore a 11600 euro ed ai pensionati con massimo 18 mila euro di reddito annuo. Per gli altri c’è il Conto On privati, per il quale il canone annuo è di 34,20 euro in caso di giacenza media superiore a 5.000 € alla rilevazione trimestrale, comprendendo 20 operazioni (sempre nel trimestre). Non è compreso il servizio di home banking dispositivo (costo 2 euro mensili).
Non è a pagamento la carta di debito nazionale, mentre se si vuole quella internazionale bisogna aggiungere un canone di 24 euro all’anno. I bonifici costano 6 euro da filiale e 1 euro online, così come i bonifici ricorrenti. Il carnet degli assegni costa 1,5 euro. Se si vuole una carta di credito si ha la Carta Nexi (stesse condizioni standard applicate alle carte Nexi).
Si può anche richiedere la carta conto, che però è pensata anche per sostituire l’operatività del conto corrente in sé. Quest’ultima prende il nome di ViViPay e non ha bisogno di un conto corrente. Costa 4 euro mensili ma sfrutta il canone all inclusive. La card permette infatti, oltre a pagamenti (anche online) e prelievi, di:
- fare bonifici in area Sepa (approfondimento: Come fare un bonifico online);
- domiciliare le utenze;
- procedere al pagamento delle bollette, degli F24 e molto altro;
- effettuare la ricarica del proprio cellulare.
Tipologie delle carte di credito
Per quanto riguarda la carta di credito si va dalla versione Standard con un costo di 50 euro all’anno, alla versione Prestige che costa 150 euro fino alla Excellence disponibile ad un canone pari a 300 euro all’anno. Si possono richiedere anche le versioni aggiuntive che costano 35 euro per la versione Standard, 120 euro per quella Prestige e 220 euro la Excellence.
Il conto deposito
Nella gestione del risparmio troviamo sia il conto deposito che il time deposit. Il conto deposito può essere libero oppure con vincolo. Al 10 giugno 2020 il tasso della versione libera è dello 0,10% nel conto corrente con linea di deposito, mentre per il deposito online flex (sempre libero) il tasso è dello 0,50%. Poi abbiamo le due versioni vincolabili, delle quali una è svincolabile e una non svincolabile, con tassi differenti. Le durate di vincolo partono da almeno 6 mesi, mentre le somme minime e massime vincolabili devono andare da almeno 1000 euro fino a max 1 milione. La versione svincolabile prende il nome di Plus e prevede come tassi:
- 6 mesi 0,60%
- 12 mesi 0,75%
- 18 mesi 0,85%
- 24 mesi 1,10%
- 30 mesi 1,20%
- 36 mesi 1,50%
- 42 mesi 1,60%
- 48 mesi 1,70%
- 54 mesi 1,80%
- 60 mesi 1,90%
La versione non svincolabile è invece la Extra e prevede dei tassi leggermente maggiori:
- 6 mesi 0,75%
- 12 mesi 1,25%
- 18 mesi 1,40%
- 24 mesi 1,50%
- 30 mesi 1,70%
- 36 mesi 1,80%
- 42 mesi 1,90%
- 48 mesi 2,00%
- 54 mesi 2,10%
- 60 mesi 2,20%
(Fonte: sito ufficiale Vivi Banca – Data: 10 giugno 2020)
Come detto poc’anzi nella gestione del risparmio troviamo anche il time deposit, anch’esso presente in due versioni, svincolabile e non svincolabile:
- per quello svincolabile il tasso parte da 0,30%
- per quello non svincolabile si parte dallo 0,75%.
Per entrambi la durata minima è di 6 mesi mentre l’orizzonte temporale massimo arriva a 60 mesi. L’importo che si può investire deve essere compreso tra 1.000 euro fino a 10.000.000,00 di euro.