Come ricevere lo stipendio senza conto corrente ?

Sopra i 1000 euro c’è l’obbligo di avere un conto corrente per avere l’accredito degli stipendi, anche se alcuni contratti in particolare permettono ai datori di lavoro di effettuare i pagamenti tramite assegno. In entrambi i casi bisogna tuttavia disporre di un “rapporto bancario o postale” per poter entrare nella disponibilità delle somme.

Si è quindi obbligati necessariamente all’apertura di un conto corrente? Effettivamente no, e mentre in un primo momento è stata inserita solo la possibilità di usufruire del libretto postale, per non andare incontro a eccessivi costi collegati al possesso di un tradizionale conto corrente (il costo medio supera i 100 euro mensili, senza considerare l’eventuale presenza dell’imposta di bollo ormai obbligatoria solo sopra i 5 mila euro), grazie alla nascita della carta conto “evoluta” le possibilità di scelta sono aumentate.

Differenze tra libretto postale e carta conto

I libretti postali non hanno costi di gestione, e con la ‘carta libretto’ è possibile evitare le file per fare i versamenti e i prelievi di contante. Tuttavia non costituisce un vero e proprio “bancomat” per effettuare i pagamenti.

Va tra l’altro considerato il limite previsto per il pagamento dei contanti per cui si tratta di una situazione che manca di completezza dal punto di vista operativo. In più con il libretto postale non si possono effettuare pagamenti elettronici, come bonifici, pagamento rid e direttamente domiciliazione delle utenze.

La carta conto con Iban invece pur rientrando nella categoria delle carte ricaricabili permette di fare accrediti (compresi accrediti di stipendi e pensioni, di somme fisse o spot), pagamenti di imposte e tributi (Mav, rav e F24), il pagamento di canoni, rid e domiciliazioni utenze.

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L’unico limite delle carte conto, è che non sono cointestabili, ma hanno un solo intestatario.

Ovviamente essendo la carta stessa che ha funzione di bancomat non sono ammessi altri mezzi di pagamento (come carte di credito o assegni).Le migliori carte conto inoltre sono comodamente gestibili online oppure tramite call center.

Per i costi si può contare sulla massima trasparenza, in quanto i servizi sono compresi nel canone mensile, per il quale si parte da 1 euro. Ci possono essere costi di emissione, ma questo aspetto varia da banca a banca.

Come riscuotere lo stipendio senza un conto bancario o postale?

Alla luce della nuova normativa sulle transazioni tra privati entrata in vigore con Decreto Legge n. 201/2011 è possibile ricevere lo stipendio in contanti soltanto se l’importo pattuito non supera i 999,99 euro. Infatti, al fine di garantire una maggiore tracciabilità nei trasferimenti monetari, per le transazioni che superano tale importo è previsto l’accredito su conto corrente.

Tale situazione non rappresenta comunque un problemi per i lavoratori: oggi sul web è possibile individuare tanti conti totalmente a costo zero, che quindi senza alcun costo aggiuntivo, consentono di riscuotere qualsiasi stipendio senza alcun vincolo sull’importo della transazione.

Esempi di carte conto con Iban

  • Costi chiari e bassi si hanno da parte di Banca Mediolanum, con la carta conto Inmediolanum. Pagando 1 euro al mese si possono fare tutte le operazioni bancarie come pagamenti di tributi, bonifici, e rid, ma anche prelievi e accrediti. E’ personalizzabile con la foto;
  • La carta conto di CheBanca! (Conto tascabile) ha il costo di 1 euro mensile, e comprende una completa operatività (compreso il pagamento degli F24, o le ricariche telefoniche). I prelievi sono illimitati e gratuiti, ed è possibile prelevare anche dal Postamat.

Per approfondire l’argomento ti consiglio di leggere con attenzione l’articolo Libretti postali con iban per accredito stipendio o pensione.