Fotovoltaico e moneta virtuale: ecco Solarcoin
Come funzionano i Solarcoin? Vantaggi e differenze rispetto alla moneta virtuale Bitcoin.
Una moneta elettronica alimentata dall’energia solare: questo è in parole semplici Solarcoin. Infatti ciò che rende molto particolare questa moneta virtuale è proprio la stretta correlazione tra la moneta virtuale (vedi anche Crevit) in sé e le energie prodotte sfruttando l’energia fotovoltaica o più in generale quelle rinnovabili.
Le differenze con i bitcoin
La prima e più conosciuta versione di moneta virtuale è quella rappresentata da bitcoin, che però ha una ‘valorizzazione’ molto variabile, dipendente dai beni, servizi e valori in genere con i quali viene scambiata. Invece con solarcoin il rapporto è esclusivo, diminuendo così quella componente completamente imponderabile che ha afflitto i bitcoin stessi.
Come funziona
Al momento della presentazione di questa moneta ‘a energie rinnovabili’, ciò che è stato messo subito in chiaro è che si sarebbe andati incontro a maggiori limitazioni rispetto a quanto previsto dai bitcoin. Ad esempio non è prevista una libera circolazione, come avviene invece per i bitcoin, dove ogni Paese può stabilire di paletti più o meno stringenti.
Inoltre anche il valore dei solar coin è limitato, con un range compreso sulla carte tra i 30 ed i 20 dollari statunitensi. L’acquisto dei solarcoin, infine può avvenire tramite l’uso della propria valuta, almeno all’avvio del sistema, anche se con il passare del tempo l’obiettivo sarebbe legato ad uno scambio diretto con l’energia ‘verde’.
Da qui la determinazione dell’altra “unità di misura e valorizzazione”, fissata a 1 Mw. Quindi ogni Mw si guadagna un solar coin, che può poi essere scambiato a sua volta sul mercato dell’energia, partendo dal presupposto che ne possano fare uso coloro che hanno un impianto ad energia rinnovabile perfettamente funzionante, ovvero in grado di produrre energia da scambiare sul mercato energetico.
I vantaggi
Questa particolare moneta dovrebbe sostenere il settore dell’energia fotovoltaica, svincolandosi dalle banche e dalla necessità spesso di passare per i loro finanziamenti.
Nelle previsioni del suo ideatore, inoltre dovrebbe costituire un sistema semplificato, che nel tempo potrebbe portare ad una auspicata banca dell’energia, con un’indipendenza assoluta dal settore dei finanziamenti e le politiche monetarie dei Paesi e delle singole banche.
Al di là della bontà delle idee, con ottime prospettive, il livello di diffusione non può prescindere dal futuro del settore del fotovoltaico.