Come Scegliere il Miglior Conto Corrente Online ?

I conti correnti online stanno diventando sempre più diffusi. Ma come scegliere la soluzione ideale in base alle proprie necessità?Tra i punti di forza, spesso considerati come indispensabili per trovare il migliore conto corrente da scegliere online troviamo i seguenti aspetti:

  • zero spese di apertura e chiusura;
  • assenza di canone oppure soluzione con canone gratis o azzerabile;
  • con Iban estero o italiano;
  • sconti per giovani;
  • promozioni su tassi e servizi accessori.

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Fatta questa doverosa premessa internet pullula di pubblicità di banche che propongono condizioni uniche. Ad esempio molte persone non sono abituate a certi tassi creditori, più alti rispetto ai conti tradizionali, e sono subito attratti dall’offerta.
Ma la concorrenza tra banche è tanta e le condizioni sono spesso simili. Ma cosa bisogna fare per orientarsi nell’apertura di un conto corrente online? Sicuramente, con una buona analisi, troveremo quello che cerchiamo.

schermo pc con internet banking

Indice articolo

Come ricercare e confrontare

Secondo l’Abi, con un’accurata ricerca è possibile risparmiare fino al 30 %.

Ovviamente, quello che istintivamente andremo ad analizzare sono la sicurezza e le condizioni.

Se parliamo di sicurezza online allora possiamo affermare che i siti delle banche sono molto sicuri. La tecnologia è andata molto avanti in tal senso, ed è molto difficile che qualcuno entri nel sito della banca per prendere i vostri dati, almeno che non siate voi stessi a compiere un passo falso, come rispondere a finte e-mail mandate da truffatori.

Comunque bisogna anche scegliere l’accesso che è più in linea con i propri criteri di sicurezza: ci sono banche che sfruttano codici fissi, altre che puntano su codici a griglia o variabili (ricevuti ad esempio sul proprio smartphone) ed altre ancora che usano il token ‘fisico’ per la creazione continua di password o pin usa e getta. I token possono presentare dei costi un po’ più alti, dato che sfruttano dei dispositivi appositi, a meno che si possa usare l’app della banca stessa che assolve a questa funzione.

Comunque il principio generale per cercare un conto online è ‘partire dalle proprie necessità’. Generalmente chi vuole aprire un conto corrente aziendale è portato a fare questo discorso ‘autonomamente’ ed in modo approfondito mentre chi lo fa per le spese personali è spesso propenso a scegliere partendo dalle vetrine che ci sono sul mercato che come accennato all’inizio rappresenta un procedimento che potrebbe essere dannoso.

Sia perché si rischia di pagare dei servizi che non saranno mai usati e sia perché si rischia di non poter usare il conto al meglio, in modo veloce e pratico. Quindi le prime domande da porsi per scegliere al meglio sono: che cosa ci devo fare con il conto? Semplice operatività di incasso e pagamenti? Anche degli investimenti? Chiedere finanziamenti o un mutuo? Quante operazioni farò?

In questo modo vedremo se ci conviene pagare un canone per svolgere un tot di operazioni mensili (ad esempio i bonifici), oppure pagare le commissioni su ogni singola operazione. Quest’ultima opzione conviene a coloro che effettuano poche operazioni.

E’ importante appuntare i costi delle operazioni più comuni per poterli meglio confrontare con quelli delle altre banche (vedi prelievi gratuiti).

I costi fissi sono delle spese da sostenere periodicamente. Si tratta per esempio dell’imposta di bollo o canone legato a carte di credito o di debito. Alcuni di questi sono uguali in tutte le banche.

Abbiamo realizzato una pagina in cui sono presenti le alcune banche online

Approfondimento: Consigli per scegliere il conto corrente più conveniente per te.

Il tasso creditore netto

 

A parte le spese, quello che dobbiamo conoscere è il tasso creditore netto. La tassazione degli interessi maturati a partire dall’ 1 gennaio 2012 passò dal 27% al 20%. Dall’1 Luglio 2014 invece la ritenuta fiscale applicata agli interessi maturati sui conti corrente e deposito è tornata a salire passando al 26%. Un buon tasso ci può aiutare a coprire le spese del conto, o ad uscirne addirittura in guadagno.

Nel processo di scelta del conto possiamo appuntare l’ammontare che potremmo ricevere grazie al tasso creditore e i costi che potremmo sostenere, e fare così un confronto tra le varie offerte mediante il risultato netto.

Un altro fattore da considerare è il tasso sugli scoperti, ovvero sui fidi. A questo proposito segnaliamo che ci sono alcuni conti correnti online che prevedono un servizio di fido gratuito, ovvero senza costi di gestione del fido. Per ulteriori approfondimenti sull’argomento leggi conto corrente affidato.

ISC

indicatore sintetico di costo

Proprio per semplificare il confronto tra le proposte di diversi istituti bancari la Banca d’Italia, nell’ambito delle leggi sulla Trasparenza, ha introdotto l’ISC (Indicatore Sintetico di Costo), cioè una tabella in cui viene calcolato in linea di massima il costo totale indicativo di un conto corrente in base alla modalità di utilizzo che si prevede farne. I profili d’utente presi in considerazione dall’ISC sono 7:

  • Giovani (totale operazioni annue: 164)
  • Famiglie con operatività bassa (totale operazioni annue: 201)
  • Famiglie con operatività media (totale operazioni annue: 228)
  • Famiglie con operatività elevata (totale operazioni annue: 253)
  • Pensionati con operatività bassa (totale operazioni annue: 124)
  • Pensionati con operatività media (totale operazioni annue: 189)
  • Conto a consumo, operatività bassa (totale operazioni annue: 112)

In questa maniera il confronto tra due o più conti correnti diventa immediato e intuitivo. I clienti consumatori possono visionare tale tabella sul foglio informativo del conto corrente sotto valutazione.

Questo indicatore è fondamentale quindi sia per indirizzarsi verso un determinato istituto di credito che per scegliere online all’interno della proposta di una specifica banca. Accedendo ad un qualsiasi sito (che sia Unicredit, Intesa Sanpaolo, Poste Italiane) è infatti possibile vedere una varietà di alternative destinate spesso a target differenti (in primis giovani) oltre che ad abitudini di impiego diverse. Famiglie con operatività elevata dovranno quindi analizzare la proposta in modo diverso rispetto a che utilizza il conto per poche operazioni, prediligendo ad esempio la completezza al mero risparmio.