Come scegliere la banca giusta: le 7 regole per non sbagliare!
Quale banca scegliere per aprire un conto corrente o per accendere un mutuo? Qual è il conto più indicato per i giovani o per investire?
Capita spesso di guardarsi intorno, o perché attratti dalle proposte di nuovi prodotti o perché delusi dai servizi, costi o assistenza della propria banca. In realtà, la scelta del miglior conto corrente per le proprie necessità non è immediata, proprio perchè da un lato ci sono una grande varietà di esigenze, spesso molto differenti tra loro, dall’altro una altrettanto grande varietà di proposte.
La prima domanda da farsi è quindi: cosa mi serve davvero? E in questo articolo vi aiutiamo proprio a capire quali sono le vostre reali necessità.
Indice articolo
- La banca migliore per te punto per punto
- 1- L’affidabilità
- 2- La capillarità
- 3- Gratuità
- 4- Prelievi e bonifici
- 5- I servizi offerti
- 6- Agevolazioni per categorie specifiche
- 7- Trading online
- Conclusioni
La banca migliore per te punto per punto
Indipendentemente dal motivo per cui ci si domanda “quale banca scegliere” (aprire un conto corrente, sottoscrivere prodotti dedicati ai giovani, richiedere un mutuo o usufruire dei rendimenti del 2023) un aspetto che non va mai tralasciato è quello dell’affidabilità. Non solo in Italia ma anche all’estero capita di sentire di banche che falliscono, per cui una prima selezione va fatta individuando gli istituti di credito che hanno aderito al Fondo Interbancario di Garanzia fino a 100 mila euro. Ma è sempre bene tutelarsi a monte, facendo attenzione anche alla solidità della banca che interessa.
In nostro aiuto accorre il Cet1 ratio, il principale indice (espresso in percentuale) introdotto dalle direttive europee a cui fare riferimento per valutare la solidità patrimoniale di una banca. Più tale valore è alto, maggiore sarà l’affidabilità. In Italia, la soglia minima indicata dalla BCE è 10,5%.
Questo dato è molto più significativo rispetto alle semplici opinioni degli utenti. Queste ultime possono indicare l’affidabilità del servizio clienti, la velocità della risoluzione dei problemi, ma è il Cet1 ratio che indica la capacità della banca di avere delle risorse per non andare in default. Si tratta di un dato più affidabile anche dei giudizi di rating, per questo non va mai trascurato.
N.B.: Ogni banca sul proprio sito deve riportare il suo Cet1 ratio.
Oggi, grazie ai sempre più diffusi servizi online, recarsi in filiale è un optional più che una necessità per la maggioranza dei clienti, che possono comodamente disporre le proprie operazioni bancarie da pc o da app, risparmiando anche su eventuali commissioni.
Non si può dire lo stesso, però, per quanto riguarda i prelievi di contanti, per i quali lo sportello fisico rimane ancora oggi l’unica via percorribile. Quindi, se siamo soliti pagare spesso in contanti, scegliere una banca con numerose filiali (e quindi ATM) ben distribuite sul territorio diventa la soluzione migliore, perché permette di risparmiare notevolmente ogni mese, a meno che non si riesca a trovare una banca online in grado di offrire prelievi sempre gratuiti indipendentemente dall’ATM presso cui lo si effettua. Una proposta che si è, però, ridotta negli anni, anche se non del tutto scomparsa.
Un errore che si rischia facilmente di commettere quando si sceglie la banca a cui affidarsi è quello di concentrarsi solo sulla gratuità del conto offerto, anche se questo è l’aspetto che ha permesso il fiorire delle banche online, perché le persone non vogliono avere costi per affidare i propri soldi: spese di apertura, canone annuo, spese di chiusura, estratto conto mensile, etc. etc.
Tra le prime e forse più importanti banche online ricordiamo Ing Direct con il suo Conto corrente Arancio, Che Banca! (Mediobanca), ex Iw Bank, We bank (BPM), Hello!Bank del gruppo Bnp Paribas. Un utile strumento per valutare i costi di una banca è l’ISC (indicatore sintetico di costo) che indica, in funzione dell’intensità di utilizzo (bassa, media, alta), i costi medi annui del singolo conto corrente anche in base alla tipologia (single, famiglie, anziani o per giovani).Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto ogni istituto di credito fa storia a se. Bisogna quindi rifarsi alle condizioni specificate dalla banca, come nel caso dei giovani dove la soglia di età può variare dai 26 anni piuttosto che di 30 anni).
Tuttavia, prima di scegliere un conto gratuito online bisogna fare davvero attenzione al tipo di operatività che si desidera. In molti casi, infatti, se si compiono anche solo poche operazioni in filiale (ad esempio se si ha bisogno di un estratto conto cartaceo, pagamenti bollette, f24, ecc) l’esborso diventa subito considerevole e la scelta si dimostra non adatta alla propria necessità. Per superare questo problema alcune banche hanno creato vari pacchetti modulari che consentono di personalizzare di più le proprie scelte, mentre altre propongono un upgrade del costo del canone per comprendere l’operatività in filiale.
Ovviamente bisogna farsi i conti pensando al tipo di uso che si fa oggi e che si potrebbe dover fare un domani. Soprattutto in questo punto è di nuovo chiara l’importanza di capire che non è tanto importante chiedersi quale banca scegliere quanto piuttosto capire il tipo di conto di cui si ha bisogno in funzione delle proprie necessità.
Tra i migliori servizi offerti dalle banche online, i prelievi gratuiti in tutto il mondo e i bonifici senza costi, anche per piccoli importi, occupano sicuramente un posto di rilievo. E’ quindi importante guardare nelle condizioni del conto corrente se:
- è possibile prelevare a zero euro solo in Italia, in zona Euro o in tutto il mondo valutando, se si vuole essere molto pignoli, anche le eventuali commissioni per il tasso di cambio in altra valute. Bisogna fare attenzione anche alle restrizioni sui prelievi gratuiti solo su Atm appartenenti allo stesso gruppo oppure anche su altri Atm extra gruppo;
- i bonifici sono gratis sempre o c’è un limite mensile, e la tipologia di bonifico (per esempio di ristrutturazione, istantaneo).
Al di là della gratuità o meno, può essere importante che la banca offra una serie di servizi: carta di credito, bancomat evoluto, pagamenti vari (ad esempio bollo auto, MAV, RAV, RI.BA, Canone Rai, Imposte e contributi, ricariche). Se si sta valutando anche un mutuo per acquistare casa bisogna ampliare le proprie ricerche trovando i conti che permettono di ottenere miglioramenti anche per il mutuo. Il caso più classico è quello di riduzione dello spread grazie all’addebito della rata su un conto corrente appartenente allo stesso istituto di credito soprattutto se associato a determinati investimenti o a specifiche soglie di giacenza.
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Molto importante da tenere in considerazione la sicurezza dell’Home Banking: token mobile e non cartaceo è sicuramente la scelta migliore. Sono tanti i conti che offrono questi servizi: Sempre nell’ottica della sicurezza, va considerata la presenza di password OTP e la possibilità di poter gestire il conto con facilità e con sicurezza anche tramite mobile banking (smartphone e tablet).
6- Agevolazioni per categorie specifiche
Sia che si debba scegliere un nuovo conto perché quello che si ha non soddisfa più, sia perché si stia cercando il mutuo più vantaggioso, alcune categorie possono usufruire di condizioni agevolate come nel caso dei giovani. Tuttavia, da banca a banca la categoria giovani è spesso “agevolata” in modo diverso: per alcune banche l’agevolazione vale solo se si è under 36 anni, per altre under 30 o addirittura meno. Tutti aspetti da valutare, soprattutto se si è molto vicini alla fascia di età massima, perché il vantaggio può avere una durata troppo breve. L’aspetto positivo sta nel fatto che grandi banche come UniCredit, Intesa Sanpaolo, Bper ecc, sono piuttosto attive nel riservare qualche tipo di agevolazione.
L’aspetto finanziario è più di nicchia, non tutti sono avvezzi al mondo del trading. Ma per chi lo è questo è il criterio N°1 per scegliere la banca! Da tenere in considerazione il canone annuo, il costo della piattaforma trading, le commissioni per operazione e le eventuali promozioni.
Ovviamente non si può prescindere dal tipo di trading che si vuole fare. Se l’obiettivo è quello di investire nel forex, nelle opzioni binarie o con i Cfd, è generalmente preferibile riferirsi a broker specializzati e regolamentati piuttosto che rivolgersi ad una banca ‘tradizionale’.
Conclusioni
Non è possibile rispondere alla domanda “Quale banca scegliere” non andando ad analizzare con attenzione il tipo di uso che se ne farà. Solo in questo modo è possibile valutare il conto corrente che offre le condizioni realmente più convenienti, senza però ridurre la qualità dell’assistenza e dei servizi bancari proposti (ad esempio se si va spesso a Londra si dovrà considerare con attenzione il costo e le commissioni collegate sia ai prelievi che al cambio valuta).