Obbligazioni postali sono sicure? Confronto rendimenti e quotazioni Bond Postali a tasso fisso o misto
Nel 2014 (così come era già successo nel 2013) Poste Italiane offre due tipologie di obbligazioni. Quali sono le loro caratteristiche e quali i tassi garantiti?
Per il 2014 Poste Italiane si è limitata al collocamento di due tipologie di obbligazioni, anche se nei prossimi mesi dovrebbero essere riproposte altre emissioni, per l’approvazione di un piano di collocamento da due miliardi di euro (dei quali la prima emissione da 800 milioni di euro).
Poste Italiane, in generale, comunque prevede l’emissione di due tipologie di obbligazioni:
- quelle strutturate il cui rendimento è indicizzato a un valore sottostante;
- le Plain Vanilla che invece prevedono il pagamento di un rendimento periodico che può essere calcolato con un tasso fisso o tasso variabile (generalmente accompagnate anche da un rendimento minimo garantito).
Prima di acquistare le obbligazioni emesse da Poste Italiane bisogna ricordare che l’emissione viene effettuata dando mandato a banche (le ultime emissioni sono state effettuate da Banca Imi). Inoltre per acquistare le obbligazioni bisogna avere anche il deposito titoli.
Le obbligazioni Tasso Misto Cap&Floor Banco Posta – Serie 1
Queste obbligazioni sono sul Mot a partire da giugno (emissione fine maggio 2013 con scadenza nel 2019) e sono dotate di un tasso minimo garantito (floor). Per i primi due anni il rendimento sarà a tasso fisso con un tasso pari a 4,60% lordo (3,68% netto). Poi si passa ad un rendimento su tasso variabile che sfrutta un tasso minimo di 2,45% (1,96% netto), e indicizzazione a Euribor a sei mesi più uno spread pari al 2%.
Il collocamento ha riscontrato subito un buon livello di successo. Per il futuro, date le stime della Bce su bassi livelli di inflazione e una durata non eccessivamente lunga, queste obbligazioni dovrebbero mantenere i rendimenti almeno superiori al tasso di inflazione.
Le obbligazioni TassoFisso Sprint BancoPosta
Per acquistare queste obbligazioni, emesse alla fine dell’agosto scorso, oltre ad essere titolari di un conto o libretto postale, bisogna anche versare nuova liquidità, impiegata proprio per procedere all’acquisto (c’è anche la possibilità di usufruire di un sistema con franchigia).
La durata delle obbligazioni è di 6 anni, e ogni anno verrà staccata una cedola che sarà pari a 4,50% lordo (3,60% netto) per il 2014 e il 2019, mentre per gli altri 4 anni la cedola sarà pari al 3,20% lordo (2,56%).