Recupero soldi dal libretto postale nominativo o al portatore dormiente: cosa fare per ottenere il rimborso?
Come è possibile recuperare i soldi dei libretti postali dormienti? Quali sono le normative a riguardo?
Con il decreto del Presidente della Repubblica del 22 giugno 2007 n. 116, che è entrato in vigore il 17 agosto 2007, è stata data la definizione di “depositi dormienti”, nei quali rientrano non solo i libretti bancari e i conti deposito, ma anche le assicurazioni e i libretti postali, che abbiano le seguenti caratteristiche:
- Non siano stati movimentati da non meno di 10 anni da parte dei titolari o anche da parte dei soggetti eventualmente delegati;
- Abbiano un importo a saldo pari o superiore ai 100 euro.
Lo stesso regolamento indica anche come fare per non perdere gli importi versati su questi strumenti finanziari.
Come recuperare i soldi dai libretti postali dormienti?
Le Poste Italiane, al pari delle banche, hanno dovuto comunicare i libretti con il nominativo dei titolari, per i quali esistono entrambe le condizioni precedentemente esposte.
Chiunque sia in possesso di un libretto postale dormiente può accertarsi che sia stato inserito nella apposita lista comunicata al Ministero del Tesoro consultando l’elenco pubblico che si trova sul sito ufficiale di Poste Italiane (nella pagina di bancoposta dedicata ai libretti dormienti), chiamando il contact center (al numero verde 800.00.33.22), oppure consultando gli elenchi che si trovano presso i vari uffici postali.
Se il proprio libretto è presente sugli elenchi è sufficiente “movimentare” il libretto tramite versamenti, prelievi oppure semplicemente comunicando in modo esplicito la propria volontà di voler proseguire il rapporto.
Il saldo dei conti per i quali non venga esercitata alcuna movimentazione verrà automaticamente versato nel Fondo di solidarietà gestito dalla Consap.
Come recuperare le somme confluite nel Fondo di solidarietà
A riguardo va specificato che è possibile ottenere la restituzione delle somme fino a quando non sia trascorso il termine di prescrizione, pari a tre anni dal momento dei versamenti (che sale a 10 anni per i buoni fruttiferi postali) mentre dopo tale termine non si può avanzare più alcuna pretesa.
Se non sono passati i 3 o i 10 anni, è possibile effettuare la richiesta di restituzione che va indirizzata direttamente alla Consap, compilando la modulistica scaricabile direttamente online. La richiesta va fatta dai titolari dei rapporti stessi oppure, in caso di decesso, dagli eredi ed in generale dagli “aventi causa”.