Come scegliere il miglior investimento postale

Poste Italiane con i libretti e buoni postali è da sempre legata al risparmio degli italiani. Ma è ancora così? Quali sono le possibili scelte di investimenti postali, ad oggi, sottoscrivibili?

Tramite Bancoposta, si ha ormai la possibilità di accedere ad un’offerta completa anche per quanto riguarda gli investimenti che va al di là di quelli tipici e tradizionali per la gestione del risparmio (come i libretti postali ed i buoni fruttiferi). Nel particolare comprende:

  • il trading online;
  • gli strumenti sotto veste assicurativa come index linked o unit linked (anche sotto forma di piani di accumulo);
  • le polizze previdenziali e quelle multiramo;
  • la sottoscrizione di obbligazioni e quote di fondi comuni di investimento;
  • le offerte pubbliche di sottoscrizione;
  • la possibilità di acquistare quote dei fondi comuni immobiliari.

Diversificazione e possibilità di scelta

diversificare investimenti postali

Il risparmio che ‘viaggia’ sugli investimenti postali può sfruttare quindi i vantaggi della diversificazione, sia per tipologia di prodotto che per orizzonte temporale facendo attenzione per quest’ultimo aspetto ai limiti previsti per quei prodotti che hanno carattere promozionale.

Quindi, come orizzonte temporale, ormai si può spaziare da quelli a breve termine (soprattutto per quanto riguarda alcuni tipi di fondi e i certificates) fino a quelli a lungo termine, mentre la scelta degli investimenti postali più sicuri e convenienti è condizionata da numerose variabili per cui bisogna effettuare delle attente valutazioni, al pari di quanto succede per qualsiasi altra banca o società di intermediazione con cui ci si interfaccia per tentare di far fruttare i propri risparmi o nel tentativo di crearsi un piccolo capitale o una rendita per il futuro.

Inoltre ogni anno è caratterizzato da una tipicità che è propria di quel periodo. Ad esempio nel 2016 sono stati creati e spinti soprattutto prodotti flessibili secondo una necessità dettata dalla bassa inflazione e dall’incertezza sul momento in cui i tassi potrebbero ricominciare a salire (vedi anche Investimenti anti inflazione). Nel 2019 sono tornati maggiormente di moda i buoni postali, e si conferma una certa attenzione per la sottoscrizione delle aste dei buoni del Tesoro. Ma ovviamente si tratta di tendenze che sono dettate più dalla domanda (cioè da ciò che i consumatori vogliono) che dall’offerta (ciò che Poste Italiane propone).

Come individuare quelli più sicuri e convenienti?

La scelta di un prodotto o di uno strumento finanziario non può prescindere come accennato dalla valutazione della sicurezza e affidabilità della società che li colloca, e da quello sulla convenienza attribuibile in sé a ciascuna possibile alternativa. Il compito risulta più semplice nel caso di sottoscrizione o acquisto di titoli di Stato o delle obbligazioni, mentre risulta più gravoso nell’ipotesi di polizze assicurative (vedi anche Polizze vita in valuta) e fondi comuni di investimento.

In questi casi infatti i documenti ufficiali (per come sono strutturati in generale) peccano di chiarezza e difficilmente, senza l’ausilio di un buon consulente, permettono di comprendere appieno il rapporto intrinseco tra guadagni o potenziali rendimenti ed i rischi collegati, il tutto complicato dal ruolo di “collocatore” ricoperto proprio da Bancoposta.

Panoramica sui prodotti e sui rendimenti 2019

Buoni postali

buoni fruttiferi postali

Innanzitutto è bene sottolineare come i buoni fruttiferi postali abbiano rendimenti differenti a seconda:

  • del periodo di sottoscrizione (quindi quelli sottoscritti a giugno potrebbero avere rendimenti diversi rispetto a quelli a esempio sottoscritti a dicembre);
  • della tipologia scelta;
  • della durata.

Per indirizzare la propria scelta si possono usare dei tool online che permettono di fare una simulazione sul calcolo del rendimento, ma si tratta comunque solo di stime e non di dati certi. Rimane un prodotto adatto a chi vuole rischiare veramente poco (puntando più alle soluzioni a capitale garantito che a d altro), o per chi vuole creare un piccolo salvadanaio nel tempo. I rendimenti e le caratteristiche temporali previste per i buoni a settembre 2019 sono:

  • Buono 3×2: durata massima di 6 anni, con rendimenti fissi crescenti ma possibilità di rimborso anche dopo 3 anni. Il rendimento lordo alla fine dell’anno è di 0,35%;
  • Buono 3×4: se si ha un orizzonte temporale fino a 12 anni, sempre con rendimenti fissi crescenti, e possibilità di uscita anticipata (dopo 3, 6 oppure 9 anni). Il rendimento lordo annuo è dell’1%;
  • Buono 4×4: per durate fino a 16 anni, e possibilità di uscita anticipata a 4, 8 e 12 , per un rendimento annuo lordo di 1,25%;
  • Buono ordinario: il più classico, con meno vincoli (possibilità di uscita quando si vuole) e maturazione degli interessi dopo il primo anno e poi bimestralmente. Il rendimento è dello 0,90%;
  • Buono 4 anni Risparmiosemplice (per il quale è obbligatorio il Piano di risparmio omonimo): funziona come un piano di accumulo, e quindi permette anche l’investimento di piccole somme ma con carattere periodico.

I buoni possono essere acquistati anche per minorenni ma con il necessario intervento di un genitore o di chi ne ha la tutela legale.
(Fonte: sito ufficiale Poste Italiane – Data: 18 settembre 2019)

La soluzione assicurativa

investimento in poslizza postale

La polizza multiramo a Vita intera prevede un investimento che va per il 50% su Gestione Separata Posta ValorePiù e 50% sul Fondo Interno Poste Vita Soluzione Equilibrio. Non ci sono costi di ingresso mentre sono logicamente presenti quelli di gestione. Si tratta di un classico Pic che prevede: investimento minimo di 500 euro e possibilità di versamenti aggiuntivi sempre a tranche di 500 euro.

Non si tratta di una polizza a capitale garantito, soprattutto per la parte che va a investire sui mercati finanziari risentendo quindi delle oscillazioni dei prezzi di quotazione.

(Fonte: sito ufficiale Poste Italiane – Data: 18 settembre 2019)

Risparmio gestito

Si tratta della sezione dove si hanno maggiori possibilità di scelta, potendo variare tra le varie soluzioni di ‘Risparmio Gestito Posta’. Queste vanno dai certificates alla sottoscrizione di quote di fondi comuni di investimento. In questo ambito diventa ancor più importante affidarsi a un buon consulente, soprattutto per valutare al meglio i differenti gradi di rischio, alla luce dei rendimenti che i gestori sono riusciti a raggiungere in base ai dati storici. Anche sugli importi minimi che possono essere investiti possiamo trovare notevoli differenze tra i vari prodotti (per esempio il Flessibile si parte da 500 euro mentre il Progetti Futuri da 50 mila euro).

(Fonte: sito ufficiale Poste Italiane – Data: 18 settembre 2019)

Conclusioni

Quindi i consigli di fondo da seguire rimangono due:

  • capire quale è l’obiettivo da raggiungere con l’investimento e quindi fino a che punto si vuole rischiare per raggiungerlo;
  • qual è l’orizzonte di tempo che fattivamente si può concedere all’investimento per raggiungere il suddetto obiettivo (se si scelgono quelli assicurativi bisogna necessariamente calcolare un periodo di tempo lungo, possibilmente non inferiore ai 7 anni come media).

Il tutto, infine va tarato sulla base del budget che si può e si vuole destinare alla sfera degli investimenti, considerando le esigenze familiari presenti, e anche quelle future (per esempio se si sta valutando un matrimonio, la nascita di un figlio, l’acquisto di una casa, ecc).