Conto trading svizzero: le migliori piattaforme

La vera rivoluzione portata dall’affermazione delle banche online non è stata tanto sul livello dei costi, che si sono comunque livellati vero il basso, quanto sullo spostamento degli equilibri di potere, un tempo completamente in mano agli istituti finanziari, e ora, almeno in parte, più favorevoli agli utenti, soprattutto nel caso del trading (vedi: Conto trading estero).

Un cambiamento epocale, che ha costretto le banche a riorganizzare la propria offerta, creando servizi atti a soddisfare tutte le tipologie di clienti, e con piattaforme di trading capaci di garantire un’operatività completa, personalizzabile e facile da gestire. Tra le banche più sensibili alla nuova domanda ci sono quelle elvetiche, sempre pronte a potenziare e migliorare la propria offerta, che inevitabilmente passa anche attraverso quella del conto trading.

Aprire un conto trading in Svizzera: alcune piattaforme

Ci sono 5 banche con altrettante piattaforme che si sono messe in luce per i servizi offerti nel trading, oltre che per la qualità del software sul quale fare affidamento.

Post Finance

Una delle piattaforme che offre possibilità di fare trading anche da mobile, con una buona scelta tra titoli, azioni, derivati, fondi o obbligazioni. L’accesso al trading online avviene a costi medi, rapportati al valore degli ordini: si parte da 25 CHF per ordini fino a 5 mila franche, 35 franchi svizzeri per importi compresi tra i 5 mila e i 10 mila, fino ad arrivare a 500 franchi per ordini superiori a 250 mila franchi. Si opera in totale autonomia ma si possono anche seguire i consigli proposti dalla rivista The Screener. Non sono previsti commissioni di deposito.

UBS

La lista degli strumenti finanziari su cui fare trading si estende oltre a quelli più usuali, anche a strutturati, Etf e Warrant. I clienti di Ubs possono scegliere anche la versione UBS Advice, con costi forfettari e spese di gestione incluse, usufruendo di un servizio anche di consulenza, valutazione e controllo del rischio (la tipologia di investimenti consigliati in linea comunque con il profilo di rischio del cliente).

Per l’operatività ci si affida a commissioni variabili, che vanno dall’1,1% per le azioni casalinghe se il valore dell’operazione arriva al massimo a 50 mila franchi svizzeri (a partire da un minimo di 80 franchi), per poi abbassarsi ad uno 0,4% per i valori che arrivano fino ad un milione di franchi. Per il trading su titoli al di fuori della Svizzera, si sostengono commissioni di 1,6% (con un minimo di 120 franchi) fino a 50 mila franchi di valore, oppure 0,95% fino ad un milione. Se si sceglie il trading online si usufruisce di sconti, che variano dal 25% fino al 50% dei prezzi di listino. Disponibile anche la versione mobile di trading.

Banca Migros

Propone una scelta analoga a quella di UBS sugli strumenti finanziari, ed anche la possibilità di fare trading in mobile. Però, dal punto di vista dei costi ha puntato su una soluzione intermedia, ovvero con una commissione fissa forfettaria per le operazioni fino a 100 mila franchi di negoziazione, per poi passare, oltre tale soglia, ad una commissione variabile ‘aggiuntiva’ pari a 0,02% per i titoli domestici e a 0,10% per quelli esteri. E’ prevista una commissione di gestione, che parte da una soglia di 30 euro, determinata in modo variabile con una percentuale dello 0,19%.

Credit Suisse

E’ tra le banche della Svizzera più famose, ma la fama non l’ha spinta a vivere di rendita, come dimostra il lancio da Aprile della piattaforma Credit Suisse Invest, con il potenziamento di una serie di servizi (come quello della consulenza, della formazione e dell’informazione), capaci di seguire e accontentare anche i traders più esigenti (per i quali è stata formulata la versione Partners), senza trascurare i neofiti (con la versione Compact), e sempre con un occhio di riguardo per i professionisti (con la Expert).

Ma la vera novità è quella costituita dalla versione Mandate, che assegna un esperto a coloro che vogliono far gestire le proprie sostanze direttamente alla banca. Restano comunque competitivi i costi: si parte da 30 euro per gli ordini di valore fino a 5 mila franchi, per arrivare progressivamente fino a 480 franchi per quelli che eccedono i 250 mila franchi. Anche in questo caso il trading online permette di ottenere uno sconto, applicato in modo lineare, pari al 10%. Per i costi di gestione si applica un meccanismo a decalage, che parte dallo 0,25% per i valori mobili custoditi, di importo fino a 1 milione di franchi, per scendere a 0,20% fino a 3 milioni, e allo 0,15% fino alla soglia dei 10 milioni di franchi.

Swissquote Bank

Punta sulla convenienza delle commissioni, scegliendo soglie più basse, ed adatte anche a chi non fa grandi volumi di negoziazioni: fino a 500 franchi il costo è fisso a 9 franchi, mentre se si arriva a 2 mila sale a 20. L’ultimo step è quello dei 125 mila franchi, con un costo fisso di 250 franchi svizzeri. Viene proposta anche la possibilità di pagare in funzione del numero di operazioni, con pacchetti a canone. I costi di gestione sono comunque pari allo 0,10%, indipendentemente dal controvalore degli investimenti, ma compresi tra un importo minimo di 60 franchi, ed uno massimo di 200 franchi.