Cerchi un conto corrente condominiale a basso costo?
A partire dal 18 giugno 2013, l’apertura di conti correnti condominiali non è più solo una soluzione fortemente consigliata, ma è diventata obbligatoria, con in più l’aggiunta della limitazione relativa all’intestazione. In passato la normativa in materia era quindi meno stringente, consentendo tra le altre cose di aprire un conto corrente anche all’amministratore del condominio purché rendicontasse tutte le spese ai propri condomini.
A partire dall’entrata in vigore delle ultime novità invece, il conto corrente deve essere obbligatoriamente intestato al condominio stesso. La decisione del legislatore è stata compiuta nel senso di garantire una maggiore chiarezza e trasparenza nell’informazione su tutte le spese e le entrate che interessano il condominio.
Zero spese: è possibile?
I conti correnti a canone zero sono difficili ma non impossibili da trovare nel caso dei privati, mentre per aziende, organizzazioni, associazioni e condomini la situazione si fa molto più complicata. Ciò non impedisce però la possibilità di trovare un conto a zero spese di apertura e di chiusura.
L’obbligo di legge dell’apertura non è stata infatti compensato da un intervento del legislatore per costringere le banche a offrire conti di base adatti (come avvenuto per esempio nel caso dei pensionati), poiché l’accento è stato posto proprio sul vantaggio/problema legato proprio alla trasparenza di informazioni e di gestione.
Tra i vantaggi ipotizzati prima del varo della legge ci dovevano essere anche quelli collegati agli eventuali interessi maturati sulle giacenze, ma che effettivamente si sono dimostrati difficili da ottenere in modo apprezzabile soprattutto quanto ci si rivolge a conti correnti a zero spese, che compensano la mancanza di costi elevati con l’assenza di interessi attivi.
Infine rimane la questione del costo e della gestione degli interessi passivi, soprattutto per quanto riguarda la presenza delle commissioni di massimo scoperto che la maggior parte delle banche prevede sui conti correnti societari. E proprio questa rappresenta una delle prime considerazioni da fare nella fase della ricerca del conto corrente meno oneroso, in quanto sono molte le banche che consentono di aprire conti condominiali come conti societari, con l’adeguamento di alcuni costi obbligatori, a partire dall’imposta di bollo, che a differenza di quella prevista per le persone fisiche (circa 34 euro annui sopra i 5 mila euro) è pari a 100 euro annui.
Funzionamento e apertura
L’apertura di un conto condominiale a zero spese, una volta individuato, va fatta seguendo le indicazioni della banca prescelta, ma difficilmente si potrà procedere on line al 100% sfruttando la firma digitale.
Laddove c’è un amministratore sarà lui che si dovrà occupare di tutta la burocrazia, e qualora venisse sostituito sarà sufficiente concede la parte gestionale (autorizzata in banca) per poter svolgere ogni azione necessaria sia per gli incassi che per i pagamenti di vario tipo, oltre che per le richieste di prestito o mutuo. Per il resto il funzionamento è tipico di un qualsiasi conto corrente.
Approfondimento: Altroconsumo condominio
Esempi di conti correnti condominiali
Come già accennato è pressoché impossibile trovare un conto per condominio a costo zero per cui ci concentreremo su alcune soluzioni a canone ‘contenuto’ che comprenda la maggior parte delle operazioni standard.
Conto corrente condomini BPM
Il costo della proposta della banca lombarda è di 9 euro al mese (a forfait) . Il canone comprende infatti operazioni illimitate, mentre per i bonifici si va da 50 centesimi (online verso banche BPM) a 4,50 euro (bonifico sepa extra gruppo). Questa offerta è riservata solo ai nuovi condomini (vedi anche Conto corrente aziendale BPM).
(Fonte: sito ufficiale BPM – Data: 13 giugno 2021)
Conto condominio Intesa Sanpaolo
L’offerta dell’istituto di credito piemontese è articolata su due scelte una base e una plus. In entrambi i casi si riduce il canone con l’aumento del numero dei condomini. Nel particolare il costo sarà per il conto Base (che comprende solo 10 operazioni al mese) pari a:
- 5 euro al mese da 1 a 4 condomini;
- 3 euro al mese oltre i 5 condomini.
Invece per il Plus (che ha operazioni illimitate) il costo è di 15 euro al mese per condomini da 1 a 4, mentre oltre 5 il canone mensile scende a 10 euro.
(Fonte: sito ufficiale Intesa Sanpaolo – Data: 13 giugno 2021)
Conto Condominio di Banca credito Cooperativo
Il prodotto BCC costituisce un conto esclusivamente dedicato alle esigenze dei condomini e dell’amministratore condominiale.Ci sono anche in questo caso due tipologie: una versione Large (comprende 190 operazioni annue) e una XXLarge (comprende 400 operazioni all’anno). La prima costa 18 euro al mese, mentre la seconda 21 euro mensili. I bonifici sepa ossono prevedere dei costi, ma le condizioni variano a seconda della banca destinataria (stesso o extra gruppo).
(Fonte: sito ufficiale BCC – Data: 13 giugno 2021)
Conto Corrente Bancoposta In Proprio opzione Condominio
Il conto di Poste Italiane ha un canone di 12 euro al mese comprensivo di tutte le operazioni. Compreso anche l’internet banking per l’operatività Monobanca.
(Fonte: sito ufficiale Poste Italiane – Data: 13 giugno 2021)
Imprendo Light di Unicredit
Con un canone mensile pari a 22 euro si acquista un vero e proprio pacchetto di servizi che comprende la maggior parte delle operazioni bancarie (30 al trimestre) di cui necessita un condominio, con determinate agevolazioni (anche per i singoli condomini) riservate su taluni servizi (a partire dall’internet banking).
(Fonte: sito ufficiale Unicredit – Data: 13 giugno 2021)
IWork Pro di IW Bank
IWork Pro era il conto corrente di IW Bank pensato per società, enti morali e condomini, che poteva essere intestato sia a persone fisiche (ditte individuali) che a società, e che rientrava tra i conti correnti a zero spese, in quanto non vi era nessun canone mensile, e le operazioni erano illimitate e gratuite se l’operatività avveniva on line, e a fare eccezione erano solo i bonifici che avevano un costo a partire da 3 euro ognuno. Non era previsto alcun interesse creditore, ma di contro non era applicata nemmeno alcuna commissione di massimo scoperto. Il prodotto attualmente non è più sottoscrivibile.
(Fonte: sito ufficiale IW Bank- Data: 13 giugno 2021)