Carta prepagata per pensionati: quali alternative?

Quali caratteristiche deve avere una carta prepagata per pensionati? Come fare la scelta giusta in funzione di quello che realmente serve?

L’accredito della pensione rappresenta la soluzione più pratica e sicura per chi attende mensilmente l’assegno pagato dal proprio ente pensionistico. Ma è anche la soluzione più conveniente? Considerati i costi medi di molti conti correnti, per questo scopo hanno preso piede le carte ricaricabili.

Tuttavia dobbiamo distinguere tra le carte prepagate per pensionati appositamente create e quelle utilizzabili anche da questa categoria. L’obiettivo è comunque sempre quello di offrire uno strumento necessario per incassare l’assegno pensionistico e per poter fare i pagamenti, il tutto a costi molto contenuti.

Si effettuano solo acquisti e prelievi?
Serve anche fare dei bonifici?
Si vogliono gestire piccoli risparmi da accantonare?
Si devono pagare bollettini, imposte, ecc?
Ci sarà bisogno di usare carte di credito o assegni?

Indice articolo

Differenze tra le carte ‘prepagate’

Per poter scegliere la prepagata più in linea con le proprie esigenze occorre innanzitutto individuare quali di queste siano più vicine alle proprie esigenze. Infatti non tutte le carte si comportano come un conto corrente ‘light’. Alcune offrono solo dei servizi essenziali di incasso e di pagamento, mentre altre si allineano alle carte conto e quindi offrono un’operatività più ampia.

Poi bisogna considerare il plafond della carta, che può essere limitato per importo ricaricabile in una sola volta, in un dato momento, mensilmente oppure annualmente.

Ovviamente se le proprie necessità prevedono anche l’uso di carta di credito e assegni allora bisogna indirizzarsi unicamente su un conto corrente, optando per un prodotto di facile gestione con internet banking e costi ridotti applicati ai rapporti da gestire in modo tradizionale (tramite filiale).

Alcuni esempi

Non ci sono tantissime carte prepagate specifiche per pensionati. Negli esempi che andremo a fare quindi abbiamo individuato anche delle carte che hanno delle peculiarità ben specifiche, quali facilità di utilizzo e costi bassi.

La Carta Pensione di Intesa Sanpaolo

carta pensione intesa sanpaolo

Si chiama proprio Carta Pensione e non fa mistero di quali siano i suoi destinatari principali. Nonostante questo il gruppo Intesa Sanpaolo ha scelto di offrire la prepagata anche a chi ha meno di 60 anni dietro al pagamento di un canone mensile pari a 2,24 euro (che diventano 26,90 euro come canone annuo). Gli over 60 usufruiscono invece dell’azzeramento automatico del canone. Come altre condizioni troviamo:

  • plafond massimo di 10 mila euro;
  • limite ricarica mensile in contanti 5 mila euro;
  • limite di prelievo contanti al giorno 500 euro (ma non ci sono limiti sulla spesa se non il plafond disponibile).

La carta, essendo dotata di Iban, permette di ricevere l’accredito della pensione oltre che effettuare bonifici Sepa in uscita (hanno un costo che va da 50 centesimi fino a 3,5 euro, a seconda del canale scelto). E’ anche possibile procedere alla ricarica di altre carte di Intesa Sanpaolo con un costo medio di 1 euro per ricarica.

Poi bisogna considerare i costi di prelievo che sono gratis solo se effettuati presso Atm del gruppo torinese, altrimenti prevedono un contributo che va da 2 euro in zona Sepa a 5 euro in zona extra Sepa (maggiorazione del 2% se si deve applicare il tasso di cambio).

Si tratta quindi di una soluzione abbastanza completa ma che non può essere considerata all’altezza di una vera carta conto, mancando la parte dedicata a pagamento bollettini e imposte e tasse.

(Fonte: sito ufficiale Intesa Sanpaolo – Data: 24 settembre 2024)

La carta Inps

carta inps

È nota come carta Inps anche se la definizione appropriata è Carta Enti Previdenziali o Inps Card (come viene denominata sul sito delle Poste alle quali bisogna rivolgersi per farne richiesta) e nasce con lo scopo di permette l’accredito della pensione senza dover andare in un ufficio postale. È gratuita ma ha un’operatività essenziale potendo essere usata soltanto per prelevare contanti ed effettuare pagamenti (presso il Pos degli uffici postali e degli esercenti). Per i prelievi, se effettuati presso gli Atm Postamat c’è la gratuità, altrimenti sono applicate delle commissioni che sono:

  • 1,75 euro se su Atm bancari;
  • 2,58 euro se fatti in valuta diversa dall’euro.

Come massimali per l’utilizzo vanno considerati i seguenti limiti:

  • prelievi: max 600 euro al giorno e 2.500 euro al mese;
  • pagamenti: max 600 euro al giorno e 1.600 euro al mese.

Come già evidenziato si tratta di una carta dotata di funzioni davvero essenziali, che non permette nemmeno di fare i bonifici, per cui va bene per esigenze minime.

(Fonte: sito ufficiale Inps – Data: 24 settembre 2024)

N26

carte n26

In questo caso non parliamo di una soluzione esclusiva per pensionati ma di una carta abbastanza completa e, soprattutto, con costi ridotti all’osso. Nella versione standard il conto con carta Mastercard offerto dalla banca tedesca N26 non prevede costi fissi. Rispetto al lancio iniziale del prodotto c’è stata una vera e propria evoluzione, che ha portato all’offerta di un conto corrente collegato a una carta di debito internazionale, a canone zero, appunto nella versione standard.

Tra i vantaggi troviamo il fatto che questa carta permette a chi lo richiede di avere un conto elettronico con Iban italiano, una carta Mastercard associata gratuita, possibilità di prelevare anche all’estero senza costi (tre prelievi al mese gratis). Per chi ha necessità di soluzioni più complete N26 propone oltre alla standard varie altre versioni che a fronte di un canone via via maggiore offrono sempre più funzionalità da valutare ancora una volta in base alle proprie necessità.

(Fonte: sito ufficiale N26 – Data: 24 settembre 2024)