Bancomat smagnetizzato: perché e cosa fare per rimediare

A chi non è capitato di dover pagare o prelevare e trovarsi di fronte al proprio bancomat smagnetizzato?

Oggi la maggioranza delle carte di pagamento, comprese quelle di debito (comunemente definite ‘bancomat’) sono dotate sia di tecnologia a banda magnetica che con chip (detta più precisamente chip&pin). Nonostante la disposizione di due sistemi tecnologici distinti (la banda magnetica sul retro della carta e il Chip sulla parte anteriore), può capitare che il bancomat sia smagnetizzato e che quindi diventi inutilizzabile. Che cosa possiamo e dobbiamo fare? Ecco le risposte.

Le possibili cause

Dover fare un prelievo oppure un pagamento, e non poter procedere perché il bancomat non viene ‘letto’ dal pos o dall’ATM non è mai una situazione piacevole. La situazione peggiora ancora di più se il tutto avviene fuori dall’orario di apertura della filiale, o se ci si trova troppo lontani. Purtroppo le cause sono molte, e spesso non sono facili da identificare.

Ma più che cercare di capire la ragione per la quale il bancomat si è smagnetizzato è preferibile giocare di anticipo e prevenire, evitando tutte quelle situazioni in cui si può mettere a dura prova la resistenza della banda magnetica e del chip.

Per la precisione ecco 5 cose da evitare sicuramente:

  • Non mettere il bancomat a contatto con uno smartphone o altro dispositivo elettronico (comprese le consolle per i giochi). Si tratta di situazioni che possono creare delle interferenze, e a volte anche nell’arco di un tempo più o meno lungo, arrivare a cancellare alcuni dati della banda o del chip;
  • Non mettere a contatto il bancomat con un elettrodomestico: tutti i dispositivi elettronici possono essere dannosi. Anche se oggi sono schermati, nel corso del tempo la schermatura può cedere. Quindi se si ha l’abitudine di mettere ad esempio la borsa sul piano della cucina vicino al frigo al microonde, ecc, è meglio cambiare abitudine e trovare un posto più distante;
  • Evitare di mettere le carte di pagamento a contatto fra di loro nel portafoglio: può capitare infatti che si creino delle interferenze tra le varie bande magnetiche. Proprio per questo si dovrebbero usare i vari scomparti per disporre le diverse carte, intervallandole eventualmente con altre tessere, come ad esempio quelle fedeltà. Comunque mai mettere le carte con bande magnetiche o chip direttamente a contatto tra di loro;
  • Fare attenzione al momento del pagamento ai banconi con antitaccheggio: basta un contatto veloce perché si possa creare la smagnetizzazione. Quindi al momento di pagare è meglio consegnare la carta senza appoggiarla sul bancone;
  • Posizionare il bancomat in modo da evitare che si pieghi o che vada incontro ad abrasioni: per esempio la sabbia, oppure l’uso di spazi troppo stretti che causano lo sfregamento vanno sempre evitati.

Ci possono essere poi anche altre cause, ma queste sono probabilmente le più comuni e soprattutto quelle più semplici da gestire ed evitare.

inserimento in atm di bancomat non funzionante

Che cosa fare?

Se al momento di fare un pagamento il bancomat non funziona non è detto che si sia smagnetizzato. Prima di far partire la procedura per la sostituzione si dovrebbe provare a usarlo da un’altra parte: se tutti i Pos e Atm usati danno lo stesso responso, allora c’è poco altro da fare. Si può provare a vedere se l’uso del contactless (laddove previsto) è utilizzabile oppure no anche se il consiglio è comunque quello di procedere alla sostituzione prevenendo una possibile urgenza se il danno ‘progredisce’.

Se è ormai chiaro che il bancomat è smagnetizzato allora va sostituito. Qui le procedure possono cambiare da banca a banca, ma nella sostanza si dovrà semplicemente riconsegnare la carta di debito non funzionante e richiederne una nuova. La bella notizia è che la procedura è spesso contestuale: consegno il bancomat facendo attenzione che venga tagliato dall’operatore dello sportello della mia banca e mi viene consegnato il nuovo bancomat con il relativo Pin. In questo caso non devo procedere in via anticipata al suo blocco (procedura che avviene chiamando l’apposito numero, generalmente verde, di riferimento della propria banca).

Questa via non è logicamente percorribile se ho un conto con una banca online. In tal caso dovrò attendere i tempi tecnici perché arrivi il nuovo bancomat e fare attenzione a seguire alla lettera le indicazioni per il blocco della card smagnetizzata (chiamando l’apposito numero o per le banche che lo prevedono tramite funzione in internet banking).

N.B. Se la banca è tradizionale, ma scopro che il bancomat è smagnetizzato fuori orario di sportello (magari nel week end) è consigliato procedere al suo blocco comunque chiamando l’apposito numero.

esempio banda magnetica carta di debito

Non funziona la banda posso usare il chip?

Il fatto che sui moderni bancomat oltre alla banda magnetica ci sia anche la funzione del Chip può diminuire la difficoltà di utilizzo se a essersi danneggiata è solo la banda magnetica, ma non sempre.

Per esempio gli Atm (almeno la maggioranza) procedono prima alla lettura della banda, per cui se non possono farlo la tesserina viene spinta fuori senza arrivare alla lettura del chip.

Nel caso dei pos la situazione può essere mitigata visto che la strisciata od il chip sono vie alternative. Ovviamente non vi sono problemi se ho collegato la carta a un sistema di pagamento digitale (come Apple Pay, Google Pay, ecc). Anzi, in tal caso posso continuare a usare la mia carta di debito anche se smagnetizzata, a meno che non si proceda al suo blocco (da questo momento in poi sarà inutilizzabile).

Costi

Non si può parlare di costi, se non in modo generico, in quanto alcune banche non fanno pagare le ‘sostituzioni’ dei bancomat indipendentemente dalla motivazione (per esempio furto, smarrimento o deterioramento) mentre altre prevedono sempre commissioni per la sostituzione od ancora solo se si verificano alcune situazioni. Quindi per conoscere i costi che si dovranno affrontare si deve leggere il foglio informativo del proprio conto.