Banca Imi: servizi e caratteristiche della banca d’affari d’Intesa SanPaolo
Banca Imi è una banca d’investimento appartenente al gruppo Intesa SanPaolo e perciò in grado di assicurare solidità ed, al contempo, un notevole know how per quanto riguarda gli investimenti.
Oggi il nome Banca Imi, viene inevitabilmente associato al gruppo bancario di Intesa SanPaolo. Di fatto ciò è però dovuto al frutto della fusione che è iniziata nel 2007 e che ha visto prima il coinvolgimento di Banca Imi e Banca Caboto, e poi di Intesa e San Paolo Imi.
Da questa serie di fusioni ed accorpamenti è nato l’attuale gruppo bancario Intesa SanPaolo spa, che è una delle primarie banche commerciali che operano in Italia, con in più un’accentuata rappresentanza anche all’estero (vedi anche Come diversificare gli investimenti).
Tuttavia l’esperienza maturata nel loro percorso, fintanto che è stato indipendente, di queste banche di investimento (come Banca Imi e la Caboto), non è andata perduta, perché sono confluite nella divisione che si occupa ancora oggi dell’attività di gestione Capital Markets (ovvero tipica delle banche di affari). Il controllo da parte di Intesa è totale, e la divisione Imi a sua volta controlla la società Imi Investiments Sa. La sua sede è a Milano, ma ha filiali preposte a Roma, Londra e New York.
Anche retail con Market Hub
L’ingresso in Intesa SanPaolo non ha portato a una vera e propria commercializzazione dei servizi proposti da questa che è rimasta una banca di investimento abbastanza tipica. Quindi la clientela di riferimento alla quale rivolge direttamente i propri servizi (anche di consulenza nella quale rientra anche quella di “finanza strutturata”) è costituita da Istituzioni, corporate banking, amministrazioni pubbliche, e network finanziari.
Tuttavia tramite la creazione della piattaforma Markets Hub, anche alla clientela retail viene data la possibilità di acquistare quote di prodotti, soprattutto fondi comuni di investimento, gestiti da Imi (con oltre 180 miliardi di euro in negoziazioni nel solo 2014).
Conclusioni
La forza di un gruppo con un marchio forte e una diffusa e consistente presenza su tutto il territorio nazionale (ma non solo), hanno dato protezione alla propria divisione specializzata nell’investimento, che quindi non ha risentito particolarmente della crisi, come invece è avvenuto per le banche che sono rimaste indipendenti in senso stretto (rating stabile e Cet1 pari a 10,7%).
Ovviamente, trattandosi di una “divisione” di una banca commerciale, la clientela ha maggiori possibilità di scelta sul livello di integrazione che desidera sfruttare tra i vari prodotti e servizi che complessivamente vengono erogati dall’intero gruppo.