Cosa valutare prima di aprire un conto corrente all’estero
Perché aprire un conto corrente all’estero? Qual’è la convenienza e l’utilità? Come procedere e quali documenti servono? Ed ancora, la tassazione e i rendimenti sono molto differenti rispetto a quelli praticati in Italia?
Queste sono solo alcune delle domande che bisognerebbe porsi prima di decidere o anche solamente valutare l’ipotesi di aprire un conto all’estero, a cui vanno ovviamente aggiunte le motivazioni che vi sottintendono, dal momento che per alcuni potrebbe essere addirittura una scelta semi-obbligatoria come ad esempio per coloro che lavorano fuori dall’Italia (per i quali ci potrebbero essere poi le considerazioni sugli effetti del cambio valuta, e conseguentemente sulle azioni atte a ridurne gli effetti negativi, o sfruttare al meglio quelli positivi), o coloro che vogliono acquistare una casa all’estero (con o senza mutuo) in quei Paesi che impongono l’apertura di un conto corrente dove far transitare la somma prima di pagare il venditore.
Photo by sxc.hu user svilen001
A chi conviene aprire un conto estero?
Escluse le ipotesi in cui si è sostanzialmente o formalmente obbligati, i soggetti che possono trarre vantaggi nell’apertura di un conto all’estero sono coloro che intrattengono commerci con Paesi stranieri extra Ue, che possono in questo modo calmierare gli effetti delle variazioni dei tassi di cambio (ma molto dipende dal tipo di valuta di scambio).
Invece come forma di investimento rappresenta una scelta sempre molto rischiosa e, tranne che per volumi elevati, anche eccessivamente rischiosa. Tra l’altro è molto più remunerativo e gestibile sfruttare le opportunità offerte dal trading forex, mentre per le altre forme di investimento si possono sfruttare i momenti favorevoli dei tassi acquistando quote di fondi, o strumenti derivati. Un discorso a parte va fatto per coloro che scelgono di accendere un mutuo in valuta estera creandosi una speciale tutela con l’apertura e la gestione di un conto in valuta estera, ma si tratta di una pratica adatta solo ai traders esperti.
Conto corrente in euro, dollari, sterline, o altro?
I periodi di crisi acuiscono il senso di incertezza con cui si convive quotidianamente che a sua volta, anche per la natura stessa “precaria” del denaro, finisce con il riversare la maggior parte della preoccupazione proprio su di esso. In più le difficoltà palesate dalla politica italiana nel riuscire a trovare delle risposte valide, ed in modo autonomo, alle difficoltà finanziarie del Bel Paese, possono portare anche a valutare l’ipotesi di spostare una parte dei propri risparmi all’estero.
Bisogna però sempre ricordarsi che dal punto di vista della tassazione non ci sono sconti, in quanto l’applicazione dell’imposizione fiscale, compresa l’applicazione dei bolli, segue la residenza dell’intestatario del conto corrente anche estero, indipendentemente dal Paese di destinazione o della valuta corrente scelta (quindi si applica la stessa aliquota prevista sui rendimenti di origine finanziaria). Non essendoci più neppure tutte le forme di tutela e le agevolazioni che un tempo caratterizzavano i paradisi fiscali, Svizzera in testa, l’apertura di un conto corrente estero può quindi divenire molto onerosa. Infatti oltre ai costi di gestione del conto bisogna considerare la presenza di commissioni cambio.
Per quanto riguarda la scelta perciò non si può fare a meno di fare un confronto tra i rendimenti (che non è detto che siano sempre maggiori dei conti italiani), valutare i costi di apertura e gestione dei conti esteri e la presenza di alcune inevitabili limitazioni (molto spesso non vengono rilasciati bancomat ma solo carte di credito).
A questi aspetti va aggiunto quello dei rischi collegati alla conversione delle valute ed i relativi costi (o commissioni) di conversione. Il discorso cambia solo se ci si orienta verso delle carte ricaricabili prepagate estere, ma che non possono essere usate con un obiettivo di remunerazione, avendo valore puramente pratico.
Come aprire un conto estero?
Così come trovare la banca più conveniente dipende da diversi fattori (molti dei quali hanno carattere personale), anche la richiesta della documentazione e le procedure da seguire sono molto variabili. In ogni caso, conviene sempre prediligere le offerte di banche online che, se aderenti al sistema della firma digitale, permettono di ottenere l’apertura del conto in modo legale ed estremamente veloce, e comunque con una documentazione necessaria facilmente presentabile da casa.