Cosa serve per aprire conto corrente Francia?
Come aprire un conto corrente in Francia? È possibile farlo da non residenti? Serve trovarsi nel paese per farlo?
Prima di vedere come aprire un conto corrente in Francia, si deve fare la distinzione tra la tipologia di conto corrente francese dedicato ai residenti e quello che invece può essere richiesto anche dai non residenti. Tuttavia questa seconda tipologia non semplifica troppo la procedura da seguire e in più applica dei costi molto più elevati. Non solo, sono poche le banche che prevedono questa possibilità e le informazioni spesso non sono consultabili online, ma bisogna parlare direttamente con la banca.
Se si hanno tutti i requisiti per accedere ad entrambe le alternative, allora è meglio puntare alla versione ‘per residenti’. Tra le altre cose è possibile usare come documentazione dimostrativa anche quella che è denominata déclaration d’hébergement. Questa non è un documento ufficiale, ma una sorta di ‘autocertificazione’ che normalmente viene accettata dai vari istituti di credito. Parliamo di una soluzione utile soprattutto se la presenza nel Paese transalpino è ad esempio per uno stage o situazioni che non hanno una lunga durata.
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Quali requisiti servono?
I requisiti che riportiamo di seguito servono normalmente sia per chi è alla ricerca di un conto corrente francese da aprire online che per chi vuole un conto per non residenti e sono in comune con quelli per un conto corrente classico per residenti. In senso generale si dovrà andare all’appuntamento portando con sé:
- un documento di identità: per i cittadini Ue è sufficiente la carta di identità, mentre per quelli extra Ue sono richiesti sia il passaporto che la carta di permesso di soggiorno;
- un documento ufficiale chiamato justificatif de domicile o in alternativa la già citata déclaration d’hébergement (che dimostra la residenza con indicazione dell’indirizzo ad esempio tramite una bolletta di un’utenza);
- la documentazione che spiega la situazione lavorativa o reddituale, o con quali soldi (e la relativa provenienza) si alimenterà il conto corrente francese. In alternativa la banca può chiedere che venga versata una certa cifra al momento dell’apertura.
In caso di alcuni conti online è possibile inviare alla banca la documentazione tramite email, ma sono aspetti da valutare attentamente caso per caso.
E’ davvero necessario un conto corrente?
A riguardo è bene specificare che la legge non impone l’apertura di un conto corrente francese. Ricordiamo infatti che i Paesi aderenti dell’area SEPA hanno concordato il sistema IBAN proprio per semplificare i pagamenti nazionali e internazionali riducendo al contempo i rischi. Detto questo nel paese transalpino le transazioni avvengono con poco uso dei contanti quindi un conto corrente con i relativi mezzi di pagamento risulta essenziale (aspetto logicamente fondamentale anche nel caso degli stipendi o di altri emolumenti come ad esempio le borse di studio).
Fatte queste doverose premesse è necessario specificare che se si sta per partire per la Francia e si vuole aprire il conto dall’Italia, allora ci sono davvero poche possibilità di riuscirci. Difficoltà palesate anche per l’apertura di un conto online, a meno che non si sia già titolari di un altro conto corrente francese a proprio nome. Il consiglio è quindi quello di procedere con la ‘prima’ apertura tramite una banca ‘fisica’.
A quali banche rivolgersi?
Dando per scontato, a questo punto, che si abbia già un luogo in cui si vive in Francia, per prima cosa si dovrebbe chiedere alle banche che hanno sedi nella propria zona. Queste possono trovare più facilmente le soluzioni adatte in base alle necessità del richiedente che deve essere chiaro ed onesto riguardo ad eventuali problematiche. In base alle esperienze che si possono trovare in rete, che hanno logicamente un carattere soggettivo, una tra le banche meno rigide nell’individuazione dei requisiti, è La Banque Postale che è l’omologo delle nostrane Poste Italiane. Rappresenta quindi una possibilità da percorrere anche in caso di risposte negative, ma anche in questo caso però il contatto deve essere diretto.
Non bisogna fare l’errore di pensare che aprendo un conto in Italia, con una banca ‘francese’ il problema venga risolto. Ad esempio aprendo un conto corrente con Cariparma, che fa parte del Crédit Agricole, o con Bnl per il gruppo Bnp Paribas, si avrà semplicemente un conto corrente con Iban italiano. Se per le nostre necessità è richiesto invece in Francia un Iban francese, allora di fatto non abbiamo risolto assolutamente nulla.
Come ottenere una carta?
In Francia per i pagamenti digitali si usa spesso la Carte Bleue. Parliamo di una carta con pin a 4 cifre, che viene usata come carta di debito e di credito a seconda dei circuiti e può essere usata anche all’estero. Per ottenere una di queste carte bisogna però avere un conto corrente francese al quale è collegata, e quindi si torna ai requisiti che abbiamo già specificato per l’apertura del conto.
Si tratta di una carta che è usata praticamente per tutto, dai micropagamenti ai grandi acquisti, oppure per i pagamenti online, di bollette, prelievi e quant’altro. Si tratta di una carta molto ambita, ma che allo stesso tempo rende il mercato transalpino poco adatto alla diffusione di carte di pagamento, anche prepagate, che possano svolgere gli stessi servizi di un c/c con qualche limite in più (alla pari delle carte conto invece molto diffuse in Italia).