Alipay in Italia: a chi conviene al di là delle recensioni
Le piattaforme di pagamento digitali hanno avuto una crescita esponenziale dopo il 2000 e anche se alcune sono diventate più conosciute solo in Europa (come Scalpay Europe Limited e Klarna) ed altre anche negli altri continenti, oggi sono sempre più implementate nei sistemi di pagamento accettati sia dagli e commerce che dai negozi tradizionali.
Proprio per questa notevole diffusione, anche in Italia, diverse banche riportano guide nei propri siti per implementarlo come sistema di pagamento nel proprio negozio (come per esempio Unicredit, Intesa Sanpaolo e Getspay).
Indice articolo
Le caratteristiche
Alipay, come altre piattaforme di pagamento digitale, è stato accompagnato dalla creazione di un’apposita app che ha il vantaggio di consentire i pagamenti in modo veloce, anche tramite lettura dell’apposito qr code (generato al momento del pagamento). Ovviamente per usare l’app e procedere ai pagamenti bisogna avere un account (e logicamente di aver già provveduto alla registrazione).
Da questo punto di vista non c’è molta differenza quando si va a fare la registrazione, in quanto questa potrà essere fatta:
- contestualmente al primo acquisto con Alipay: scegliendolo come sistema di pagamento si verrà indirizzati alla pagina dove tramite registrazione si creerà un proprio account e si collegherà la carta di pagamento preferito. Sarà comunque necessario scaricare l’app e con le stesse credenziali per il login sarà possibile poi usare lo smartphone per effettuare i pagamenti con Alipay come wallet predefinito;
- si dovrà scaricare l’app, fare la registrazione e quindi seguire le istruzioni per i pagamenti fisici o digitali, quando il negozio prevede questa possibilità.
Come funziona il pagamento
Fatto ciò il passo successivo è semplicemente quello di selezionare Alipay come metodo di pagamento tra quelli proposti dal negozio e seguire la semplice procedura guidata. Questa varierà nel caso si proceda ad un acquisto online oppure in negozio ed in base anche alla banca d’appoggio del negoziante.
Ad esempio dal sito ufficiale di Unicredit si legge che si hanno due possibilità di implementazione di pagamento con Alipay sia online che in negozio. Sul web la prima via è tramite Qr code e l’altra selezionandolo tra i vari metodi di pagamento. In negozio si ha sempre la modalità Scan tramite qr code oppure quella Pay sfruttando il tasto appositamente dedicato su un pos Unicredit abilitato a questa funzionalità.
Trasferimenti anche P2P
Rispetto ad altre piattaforme simili con Alipay non troviamo solo la modalità di pagamento ma anche quella di trasferimento di fondi P2P. Tuttavia questi servizi sono ristretti agli utenti cinesi, mentre la registrazione e la creazione del proprio account è possibile anche per gli stranieri che si trovano in Cina, ma a condizione che:
- si abbia uno smartphone abilitato;
- si rientra in uno dei Paesi il cui numero di telefono è accettato dal sistema;
- bisogna avere un indirizzo email attivo.
Come altri servizi (accessibili a tutti) troviamo la Didi Taxi (chiamata del taxi in tutte le città non solo le più grandi), il servizio di Bike sharing, ed infine il servizio di consegna del cibo.
Per i negozi
Coloro che vogliono inserire Alipay come metodo di pagamento accettato (inserendolo sul sito dell’ecommerce o chiedendo l’integrazione sul proprio Pos) devono avere il conto con una delle banche convenzionate. Se la propria banca non prevede questa possibilità si dovrà aprire il conto presso una delle banche in convenzione (come già accennato, per esempio Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banca Sella).
Oppure bisogna affidarsi a una delle aziende che offre la possibilità di integrare, per gli ecommerce Alipay come metodo di pagamento (come per esempio Multisafepay.com). Prima di decidere bisogna farsi fare un preventivo perché quasi tutte le società che si occupano di tale integrazione tendono a fare offerte personalizzate.
Conclusioni
Alipay prevede un’ampia scelta di servizi, con applicazione anche di coperture assicurative, ma ha una portata per lo più ristretta (ancora) soprattutto ai clienti cinesi od asiatici. Questi ultimi attirati in realtà dalla versione plus di Alipay che permette ai negozianti che aderiscono al servizio di accettare automaticamente gli e-wallet più popolari nella regione Asia-Pacifico.
Questo focus altamente ‘regionale’ lo rende un’alternativa poco appetibile per gli utenti europei (anche per la non compatibilità con wallet tipo Paypal), anche perché non prevede, come accade per altri servizi di pagamento digitale, di base il pagamento a rate, ma punta più alla formula del portafoglio digitale che permette pagamenti senza carte fisiche e senza contanti. Questo a prescindere dalle pessime recensioni visibili su Trustpilot che si riferiscono pressoché totalmente al quasi ‘omonimo’ e-commerce.